Ineluttabile: a seconda del contesto in cui lo dici, puoi esprimere rassegnazione, determinazione, ma anche ironica consapevolezza. Ma esiste davvero qualcosa d’ineluttabile? O siamo noi che utilizziamo il concetto, la parola, come alibi per non affrontare qualcosa che va al di là della nostra comprensione?
Domande retoriche per introdurre una risposta di cui sono certa, ormai. Ineluttabile è solo ciò che non dipende da noi. La morte. In tutti gli altri casi, si può lottare. Anche soltanto andandosene e ricominciando, se nel luogo in cui siamo non viviamo, ma sopravviviamo. Oppure, separandoci dalle situazioni/persone che ci affossano loro malgrado. O ancora, accettando le conseguenze delle nostre scelte, senza scaricarne la responsabilità sul destino o sulla sfortuna, che non esistono. Forse, diventano ineluttabili, cioè necessari, certi comportamenti all’apparenza rigidi, ma assolutamente inevitabili, che ci salvano la vita e, a volte, salvano anche la vita di qualcun altro.
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H. 4.20 del mattino, la lavatrice centrifuga dentro l’armadio. Due ore fa mi sono svegliata dopo essermi addormentata sul divano per non andare a letto… giusto un pisolino non impegnativo, senza sogni please, senza concedersi il sonno dei giusti, il riposo tranquillo di chi ha trascorso una dura giornata di lavoro.
Mi sono svegliata per andare in bagno e, al ritorno, passando per la cucina, ho visto il piatto con la cena e ne ho approfittato.
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E se dicessi che mi commuovo ogni volta che vedo un film in cui alla fine Lei trova l’amore della sua vita che la sposa con un matrimonio romantico in riva al mare? E se dicessi che avrei voluto fare la ballerina perché la danza è una delle poche discipline che fonde il corpo con la mente? E se dicessi che soffro terribilmente all’idea di non avere bambini? E se io non fossi solo una donna intelligente, autonoma e solida, ma fossi anche una persona che sogna e che s’innamora di chi riesce con uno sguardo a farla sentire compresa, amata, stimata e desiderata? E se avessi lottato tutta una vita per costruire un’immagine, vera sì, ma anche conforme a quello che ci si aspettava da me, lontana dagli schemi che la società impone e critica allo stesso tempo, svuotandoli e riempendoli di significato a seconda delle occasioni?
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Le cose non dette
restano in bocca
e diventano amare,
scavano solchi
difficili da colmare.
Potresti far finta di niente
ingoiarle senza sentire il sapore
ma hanno un suono tagliente
che resti ad ascoltare per ore. Prosegui la lettura…
Quest’anno sono trasversale.
Anticipo, posticipo e mi giustappongo agli amici che si avvicenderanno in una casa sul mare, messa gentilmente a disposizione dall’amica architetto. La conosco da vent’anni e non sono mai andata in quel posto di mare in Puglia di cui tutti dicono meraviglie.
Ma quest’anno, in quest’ultimo mese, sono successe cose che ci hanno cambiato la vita, che ci hanno cambiato dentro. Ognuna di noi si è persa, ritrovata e avvicinata all’altra.
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