Last Minute
12 giorni, 8 notti, all inclusive con partenza da Roma, scalo a Helsinki, e arrivo diretto a Creta. Resort 5 stelle, con pranzo e colazione a buffet, acqua e vino inclusi, soft drinks e letto di rucola al chiaro di luna. Tre giorni in crociera per l’Egeo, due dei quali facendo il percorso Benessere, olii essenziali, pietre dell’ammmore e il pesce te lo tirano dietro direttamente dalle case dei pescatori. Con 100 pernotto, con 200 me ne vado. Oppure 8 notti a pagamento, le altre 4 fattele regalare! All inclusive, comunque.
DisAgio
Mi sento così, in questi giorni.
L’unica priorità è stare bene.
Non riesco ad averne altre o a darne ad altri.
Penso solo al momento in cui uscirò da questo ufficio, almeno per 20 giorni, e al tempo che avrò da dedicare a me stessa.
Non mi era mai successo di sentirmi così, di non avere spazio per gli altri.
Chiedo scusa, ma chiudo per ferie.
Appaio dunque sono?
Ci sono giorni in cui non ci si sente in forma e, guardandosi allo specchio, si alternano facce da incubo a facce più o meno accettabili. Con il tempo ho imparato che le visioni da incubo corrispondono generalmente a stati interiori. Come in un film di Stephen King in cui nello specchio appaiono fantasmi, mostri e zombie di vario genere, anche se è solo il protagonista a vederli. Le facce accettabili, invece, dipendono dalla luce che si ha in bagno: più è bassa e meglio è! 😉
Stamattina, che non è stata una delle migliori, ho evitato sguardi prolungati per non vedere mostri, limitandomi a specchiarmi a pezzi: gli occhi per mettere la matita, le labbra per il rossetto ecc. Arrivo in ufficio e gli specchi dei bagni mi rimandano un’immagine migliore: sono al buio, per fortuna! Mi siedo al computer e, mentre scorro le pagine, bussano alla porta. E’ un signore gentile e discreto che ha sbagliato piano. Gli do le indicazioni e lo saluto. Neanche 20 secondi dopo bussa di nuovo, entra e fa: “Lei è molto carina, perciò mi ha fatto comunque piacere vederla!”.
Sorrido, ringrazio e allibisco.
Prove d’artista
Non per essere monotona, ma è pur sempre il più bel regalo di compleanno che ho ricevuto e, giorno dopo giorno, lo assaporo attraverso gli spezzoni video che Peter Gabriel posta sul suo sito. Ecco, mi sembra proprio che lui si possa definire un artista, uno che ha lasciato il segno. Come cantante e compositore dei Genesis, come solista e come produttore/talent scout di musicisti e, probabilmente, anche come essere umano per chi lo frequenta quotidianamente e per chi ha beneficiato dell’aiuto e del supporto dato attraverso le associazioni che sponsorizza e sostiene. Insomma, dopo giorni di malessere fisico e inc….ture di lavoro, voglio pensare a qualcosa di bello!
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