Tenerezza

15 Ottobre 2008 21 commenti

Ci pensavo l’altro ieri, mentre percorrevo il tragitto che separa la mia casa dal garage dove alberga il mio scooter (con quello che pago è a 4 stelle!): in questo periodo in cui tutta la vita materiale mi crea problemi ma riesco comunque a conservare serenità e determinazione, cosa mi manca? Di cosa sento davvero la mancanza? La risposta è salita dalla pancia alla testa senza che avessi il tempo di analizzarla, mi manca la tenerezza.
Quella tenerezza che è negli occhi di chi ama anche i tuoi difetti, di chi ti resta accanto perché vede oltre. Quella che puoi vedere negli sguardi dei genitori, ma loro spesso neanche li vedono i difetti, oppure negli sguardi di chi ti vede e ti ama per quello che sei.

Sono stata fortunata, perché sicuramente due volte nella vita ho beneficiato di quel tipo di tenerezza anzi, forse qualcuna in più, ed è proprio per questo che ne sento la mancanza.

A volte provo a ricordarla o a immaginarla negli occhi di chi mi sta lontano, ma non è la stessa cosa e penso che spesso le persone non hanno tempo per la tenerezza, impegnate come sono a correre dietro al tempo. Invece, io la coltivo la tenerezza che provo, anche se le persone per cui la provo, forse, non la vedranno mai.

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Scrivere è avvicinarsi all’indicibile

13 Ottobre 2008 10 commenti

David GrossmanLa frase è di David Grossman, scrittore israeliano di cui ho amato particolarmente Che tu sia per me il coltello, romanzo epistolare regalatomi dal caro Claudi-Norma.
Vi consiglio di vedere questa bella intervista rilasciata a Che tempo che fa.
Il suo ultimo libro è A un cerbiatto somiglia il mio amore e sarà il mio prossimo acquisto insieme a Uomo nel buio di Paul Auster, tra i miei scrittori preferiti, anche lui intervistato da Fabio Fazio ieri sera, nell’edizione domenicale del programma.

Paul AusterPaul Auster, che amo moltissimo e non avevo mai visto, ha dedicato il suo ultimo romanzo proprio a Grossman, suo caro amico, e vi confesso che sentirlo parlare, così come ascoltare le bellissime parole di Grossman, non solo mi ha fatto venire voglia di acquistarne il libro (ciò mi accade comunque ogni volta che metto piede in libreria), ma mi ha confermato una volta di più che:
1. esistono persone davvero geniali, la maggior parte delle quali non frequenta assiduamente la Tv
2. queste sono le cose belle e interessanti che vale la pena vedere in televisione
3. insieme a Parla con me, Che tempo che fa è una delle poche trasmissioni per cui ancora guardo la Rai
4. è vero, come dice Grossman, ‘scrivere avvicina all’indicibile, all’impronunciabile’ perché non è facile trovare le parole per raccontare certe storie e certe realtà e c’è chi lo sa fare davvero bene.

Citazioni cinematografiche #2

5 Ottobre 2008 5 commenti

1997 Fuga da New YorkSe mi toccate MUORE
Se non sparite entro trenta secondi MUORE
Se ritornerete MUORE.

Da 1997 Fuga da New York di John Carpenter – 1981

Citazioni letterarie #1

2 Ottobre 2008 1 commento

L’agire sociale si conforma implicitamente alla morfologia geografica e ai fatti materiali del mondo reale – per raggiungere luoghi molto distanti dobbiamo viaggiare più a lungo/parliamo a voce più alta per farci sentire da qualcuno in fondo a una sala –

Il web invece è un mondo innaturale, costruito dai noi stessi per noi stessi, e i fatti materiali ne sono esclusi. Ecco perché è possibile vedere riflesso nel web quanto della nostra socialità non deriva dalla natura del mondo reale, ma è insito in noi stessi.

Da Arcipelago WebDavid Weinberger

Addio agli occhi più azzurri di Hollywood

27 Settembre 2008 3 commenti

Robert Redford e Paul Newman - La stangata 1973Stavo per andarmene a dormire, dopo un tranquillo sabato di armadi e faccende, quando durante l’ultimo zapping notturno raccolgo la notizia della morte di Paul Newman. Aveva 83 anni ed era da tempo malato di cancro. Non farò l’elenco di tutti i suoi film, dico soltanto che insieme a Marlon Brando è l’attore di cui mi sono innamorata a 10 anni, che ho riso per le sue commedie insieme a mio fratello, quando in due non raggiungevamo la maggiore età, ho pianto per le sue interpretazioni drammatiche e ho sognato quegli occhi così azzurri da colorare anche i film in bianco e nero.

Paul Newman e Joanne WoodwardScompare una persona che non ho mai conosciuto, ma con la quale ho trascorso centinaia di serate, il volto che ha popolato i miei diari di adolescente e i miei sogni ad occhi aperti. Se ne va un grande attore, appassionato di auto e di corse, sposato da cinquant’anni con l’attrice Joanne Woodward. Quando gli chiesero il segreto della sua fedeltà rispose:”Perchè uscire la sera a mangiare un hamburger quando a casa mi aspetta una bistecca?”.

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