Morire ad agosto

4 Agosto 2011 Nessun commento

Morire ad agosto in città non fa notizia. Tutti quelli che restano in città ad agosto muoiono un po’. Diverso è se ci trova al mare o in montagna, lì l’evento farebbe scalpore – poveretto, neanche la vacanza si è potuto godere – animerebbe le serate al posto del teatrino da villaggio vacanze o dell’impepata di cozze. No, all’impepata di cozze non ci rinuncerebbero neanche in caso di morte, a meno che non si trattasse di parente stretto e, comunque, al massimo per due giorni.

Ho visto un carro funebre sulla tangenziale stamattina. Pensavo allo sgomento dei parenti rimasti in città, provati dal caldo e dal dolore; oppure dal fastidio perché costretti a rientrare dalle ferie o, peggio, a rinunciarci; o ancora dal senso di liberazione per sé e per il caro estinto, magari afflitti entrambi da lunga e inutile degenza.

Siamo strani noi occidentali, ma la stranezza la sappiamo nascondere bene, eccetto in caso di morte. Non riusciamo proprio a rapportarci con la separazione definitiva, con il ‘per sempre’ che non sia un sì davanti a un altare.

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Penombra

25 Giugno 2011 Nessun commento

Nella penombra ritrovo i contorni perfetti,
da sempre. Oggi più che mai.
C’è chi ha bisogno di luce per vedere,
ma io sono cieca e cerco occhiali scuri per guardare.
Colori netti sotto il sole riacquistano spessore al tramonto,
quando le ombre prendono il sopravvento e il latente diventa visibile.

Mi guardo allo specchio, nella penombra
e scopro quell’immagine interna di me
cercata per anni, persa nella luce dei vent’anni
smarrita nel buio di una nascita annullata.

Vedo nella notte,
ma devo vivere di giorno
costretta a guardare anche ciò che non vorrei.

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Il mio 1° corso di cucina

19 Aprile 2011 22 commenti

Non sarò mai uno chef, né aprirò mai un blog di ricette, tanto meno uno di ricette GlutenFree. Per fare lo chef bisogna avere una passione sopra tutte le altre, mentre io ne ho tante, troppe, che si equivalgono e si alternano nella mia vita. Di food blog, invece, ce ne sono già di validi e completi, dai quali attingo preziose informazioni e ai quali non mi sognerei mai di fare concorrenza. Ciò non significa che io non ami cucinare, ma dopo la diagnosi di celiachia sono entrata in cucina più per aprire il frigorifero, che per preparare qualcosa di sano e genuino. Il mio forno in questi ultimi sette anni avrà cotto forse una decina di dolci, ma centinaia di pizze surgelate…

Da un pò di tempo, però, ho fatto pace con i miei ‘geni celiaci‘ e, navigando il web in lungo e in largo, ho scovato dei veri e propri tesori. Non mi riferisco solo ai suggerimenti e alle ricette che hanno trasformato in realtà piatti fantascientifici per un celiaco. Penso soprattutto alla determinazione e alla testardaggine di alcune food blogger che, armate di grembiule, attrezzi da cucina e macchine fotografiche, mi hanno restituito la ‘fantasia‘ perduta, tirandomi fuori dal guscio in cui mi ero rinchiusa.

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A surprise

16 Dicembre 2010 5 commenti

E’ arrivato il mio primo regalo di Natale: 4 clip inedite registrate da Bruce Springsteen and The E-Street Band nello storico Carousel House del New Jersey. E io ancora mi emoziono come se fosse la prima volta che lo ascolto o come se fossi lì tra quel pubblico fortunato che se l’è goduto così da vicino.

Tre mesi, un istante

5 Dicembre 2010 5 commenti

Dalla fine dell’estate a oggi, sono volati tre mesi e si sono portati via il sole, Ermanno e un pezzo della nostra fanciullezza. Non siamo più figli, anche se alcuni di noi hanno ancora genitori da andare a trovare. I capricci di ieri sono i malumori passeggeri di oggi, perché la consapevolezza ha preso il sopravvento e non possiamo più rimandare il futuro. In un istante tutti i sentimenti sono rimasti sospesi sulle nostre teste, come nuvole in attesa di piovere.  E, nonostante tutta la pioggia di questi giorni, l’inverno non è ancora finito. Forse, in un istante passeranno altri tre mesi e ci ritroveremo in primavera. Forse basterà un solo istante per far tornare il sorriso. Forse, se continuiamo a resistere, avremo nascite e guarigioni da festeggiare. Forse, tutto questo dolore compresso servirà a far esplodere gioie inattese.  Leggo questa bella poesia postata da rosmilla che riassume il nostro semplice compito quotidiano: non dare nulla per scontato.

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