Ci sono cose che… si devono sapere

5 Novembre 2008 4 commenti

Un’intervista da ascoltare, un libro da leggere.

Due parole e poi basta

4 Novembre 2008 Nessun commento

Avrei voluto chiudere il discorso Festival del Film con un altro paio di recensioni (Good e The Duchess; magari ne riparleremo prima dell’uscita in sala), ma sfinita dalla stanchezza, demotivata dalla manifestazione (qui i premi assegnati) e concentrata su altre questioni da risolvere, il tempo è scaduto. Così, solo per chiudere parlando di cinema, vi segnalo questo articolo che parla di un festival che dura tutto l’anno e che riunisce tramite il web una serie di Festival cinematografici italiani, venti per ora. Si tratta di Cinenet, una rete di cinema indipendente, che attraverso il web metterà in comunicazione diverse manifestazioni promuovendo progetti, incontri e iniziative per far conoscere autori e proposte creative.
Almeno qualcosa d’interessante nel panorama cinematografico nazionale…

Schattenwelt – Rec.#5

26 Ottobre 2008 8 commenti

Questo è un film in cui “il cinema tedesco riannoda le fila con il suo passato”. Questa la frase che il programma riporta nella trama. No, non è un film sul nazismo o sulle sterminazioni degli ebrei, bensì sul terrorismo rosso. E’ la storia di un terrorista della RAF che viene scarcerato dopo ventanni di prigione per aver ucciso due uomini, un capitalista e il suo giardiniere. Si ritrova per vicina di casa proprio la figlia del giardiniere, all’epoca una bambina.

Forse poteva pure interessare un approfondimento su un argomento come questo, meno popolare rispetto ai ben più gravi orrori del nazifascismo, ma purtroppo si tratta di un film veramente noioso e girato tutto con un filtro che richiama alla mente Munich di Spielberg, ma che sembra piuttosto un esperimento di fotografia. Ho anche dormito.

Voto: 3

Il passato è una terra straniera – Rec.#4

26 Ottobre 2008 Nessun commento

Elio Germano e Michele RiondinoHo capito una cosa: il cinema italiano ha deciso di dare un’immagine della nostra realtà in cui i giovani, nel periodo confuso dell’adolescenza, sono violenti, spacciatori, stupratori e bari. In seguito, quelli che hanno qualche dubbio sulla moralità delle loro scelte si redimono, magari diventando magistrati, ma lasciando dietro di loro una scia di crimini che resta impunita.

Non ho parole neanche per questo film che, però, a differenza di Un gioco da ragazze, è girato e recitato decentemente. Ma anche Elio Germano, che finora non aveva sbagliato un colpo, è sopra le righe in parecchie scene del film.

Peccato per Daniele Vicari che con L’orizzonte degli eventi aveva dato una buona prova, ma che in questa storia si limita a rappresentare una cronaca della quotidianità nella quale non c’è spazio per immagini diverse, né per un messaggio positivo. La ricerca di un’identità sembra che debba per forza passare, almeno per i giovani italiani, attraverso la violenza e l’illegalità.

Voto: 3

Appaloosa – Rec.#3

26 Ottobre 2008 Nessun commento

Ed Harris è Virgil ColeUn western classico, diretto da Ed Harris che ne è anche interprete insieme a Viggo Mortensen, Renèe Zellwegger e Jeremy Irons. Una regia che non cerca mai di strafare e stupire con effetti speciali, privilegiando piuttosto la sceneggiatura ben scritta e piena d’ironia. I due protagonisti divertono con i loro duetti, sfatando il mito del classico pistolero perfetto. Virgil Cole (Ed Harris) è un famoso sceriffo che per Viggo Mortensen è Everett Hitchmestiere ristabilisca pace e legge nelle cittadine del west, ma è anche un uomo impacciato quando si tratta di parlare, nonostante si sforzi di leggere e imparare. Fortunatamente, ha al suo fianco l’ex-militare Everett Hitch (Viggo Mortensen), sempre pronto a suggerire la parola giusta o a freddare nemici con la sua doppietta. Prosegui la lettura…

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