Ieri sera ho partecipato alla 2° cena romana delle Geek Girl. Era la prima volta per me ed ero molto interessata a questa iniziativa che favorisce l’incontro tra donne che lavorano nell’ambito del web e dell’informatica.
Sono rimasta favorevolmente colpita dall’organizzazione e dalla presenza di Luisa Carrada. La cena, offerta gratuitamente alle partecipanti e ai loro accompagnatori (gli uomini potevano partecipare solo su invito delle GG), mi è sembrata molto buona, ma non ho potuto goderne, purtroppo, poichè non erano previsti alimenti per celiaci (magari ci si può organizzare per la prossima!).
L’unico neo, a parer mio e delle persone che erano con me, era la scarsa interazione tra i partecipanti. Nel senso che tutto era lasciato all’iniziativa dei singoli e, forse, sarebbe stato utile che le padrone di casa avessero cercato di conoscere le nuove invitate ed, eventualmente, a metterle in contatto tra loro.
Il bilancio è comunque positivo, anche perchè ho avuto l’occasione di passare una serata diversa con gli amici che erano con me e che, per un motivo o per un altro, sento più al telefono o vedo uno alla volta piuttosto che tutti insieme.
Abbiamo riso, scherzato e parlato anche di progetti che, chissà, prima o poi riusciremo a realizzare. Questi eventi, in un modo o nell’altro, sono sempre positivi secondo me. Anche perché, presi come siamo dal lavoro e dalle noie quotidiane, dedichiamo sempre poco tempo a divertirci e a condividere idee e iniziative che probabilmente ci permetterebbeo di migliorare la qualità della nostra vita. Grazie quindi alle GG romane e grazie ai miei amici che sono proprio gente speciale!
Bastano poco più di 90 secondi per denunciare con efficacia il blocco israeliano che da oltre un anno e mezzo schiaccia la popolazione della striscia di Gaza: si tratta di “Closed Zone”, il cartone animato prodotto dalla ONG israeliana Gisha e realizzato da Yoni Goodman, autore dell’animazione del film finalista agli Oscar Valzer con Bashir. Il personaggio protagonista del corto, ha spiegato il suo disegnatore, è “un po’ bambino e un pò adulto, un pò arabo e un pò ebreo“.
Visitate il sito Action for Peace dove si può firmare per la sospensione dell’accordo di cooperazione militare Italia-Israele.
… DOVETE vederlo.
Come ha detto il mio amico Guido (e lo cito perché sono perfettamente d’accordo con lui): le tre ore di televisione più belle che abbia mai visto.
Durante i (150?) 200 mt. che separano casa mia dal garage, stamattina ho pensato nell’ordine: 1. voglio vivere con lentezza 2. non si dovrebbero fare figli quando si è troppo giovani 3. perchè, caxzxzxo, gli automobilisti accelerano in prossimità delle strisce pedonali, invece di rallentare e fermarsi?!
Gli spunti che hanno fatto nascere questi pensieri sono stati: 1. la notizia alla radio che ieri, a Milano, era la giornata della lentezza (terza giornata mondiale della lentezza) e il brutto episodio di picco pressorio che ho avuto ieri sera (tanto per guastarmi l’umore…); 2. una ragazza concentrata su una telefonata al cellulare, mentre il bellissimo bimbo che portava nel passeggino commentava il mondo circostante con versi e sorrisi… e lei non se ne accorgeva neanche; 3. il tempo che ho dovuto aspettare a metà di un percorso pedonale, in attesa che qualche automobilista si rendesse conto finalmente di non essere a Le Mans e decelerasse per lasciarmi attraversare.
Piccole cronache di una mente iper-attiva… mai che riuscissi a non pensare!
In compenso, continuo a vivere secondo il mio ritmo e miglioro ogni giorno di più. La calma è il modo più sano per affrontare qualsiasi cosa. Magari se ne fanno di meno di cose, ma si fanno meglio, non c’è dubbio!
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