La relatività
Ci riflettevo una settimana fa: troppo spesso non ci accorgiamo di alcune cose scontate.
Lo so, non è un pensiero originale, ma mentre stavo salendo una ripida scalinata pensando al fastidioso problema che m’impediva di esporre le gambe al sole, ho visto un mio amico che saliva davanti a me con fatica a causa di un incidente che gli ha portato via mezzo piede e la mobilità dell’articolazione. Il pensiero che ho fatto immediatamente è stato: quanto ingigantiamo problemi che sono comunque risolvibili?
Pensavo che la maggior parte delle cose che ci rovinano l’umore sono temporanee e sono davvero poche le situazioni che non abbiamo modo di modificare.
Tutto è talmente relativo che, se ce ne ricordassimo nel momento in cui sembra che il mondo ci crolli addosso, forse saremmo in grado di trovare delle soluzioni in tempi brevi.
Eppure, quanti sono i “pensieri felici” che riusciamo a fare durante una pessima giornata di lavoro? Quante volte guardiamo fuori dalla finestra e sorridiamo semplicemente perchè è una bella giornata di sole? Poche, davvero poche. Il pensiero va sempre alle ‘rogne’ da risolvere, le bollette da pagare, le faccende da sbrigare.
Personalmente, cerco sempre di dare alle cose il giusto peso e tento di mettere da parte una serie di ricordi o situazioni piacevoli da tirare fuori nei momenti d’esaurimento. Un libro, una conversazione, un panorama o un concerto, sono tutti buoni motivi per sorridere. Così, mi capita di riuscire a cantare anche quando non ce ne sarebbe alcun motivo…
Ecco perchè do molto valore alle piccole cose. Non mi aspetto niente dalla vita, ma cerco di prendere il meglio anche quando il meglio non c’è.
@Claudi-Norma
ok… non ho colto la citazione, scarso senso dell’umorismo il mio. Comunque, mi prendo l’abbraccio.
Era solo una citazione de “Il Senso Della Vita”, parola. E non è il mio punto di vista, semplicemente il tuo post finiva con una frase in cui usavi la parola “meglio”.
E’ un bene che ogni tanto ci siano equivoci, così continuiamo a non darci per scontati.
Ti abbraccio piano, graciliaca.
@Claudi-Norma
Beh, mi dispiace che ti venga da vomitare… per quanto mi riguarda ogni giorno che passa è un meraviglioso regalo per cui ringrazio me stessa e pochi altri. Un giorno che avrei potuto non vivere o vivere rinchiusa da qualche parte dove avrebbero fatto finta di curarmi. O, peggio, avrei potuto perdere definitivamente il lume della ragione e vivere come un automa… Insomma, diciamo che, nonostante i violenti e gli indifferenti che hanno attraversato la mia vita, ancora ho parecchi motivi per sorridere. Piccoli, banali, ma per me fondamentali.
“Meglio avere un secchio, sto per vomitare.”
Mr. Claudio Creosoto.