Veemenza
Non mi piace la veemenza, quella nelle parole dette e scritte, quella che a volte trasuda ed esplode anche dalle persone più miti, anche la mia quando a volte m’incazzo per i piedi che mi faccio mettere in testa.
Non mi corrisponde, non sono così e non voglio averne bisogno per farmi rispettare.
Il rispetto degli altri non deve essere una richiesta, ma la base di ogni rapporto.
Mi accorgo di essermi innamorata della dolcezza e della tolleranza, dell’affettività e della sensibilità, ma quando tutto ciò si è volatilizzato in un gesto o in una parola, sono rimasta annichilita e non ho saputo rispondere con un sorriso di sufficienza: ho sentito crescere dentro di me la veeemenza dettata dal dolore.
Ecco, voglio augurare a tutti e a me stessa un 2009 di sorrisi veri e pieni, ma anche di sufficienza, laddove la violenza e la mancanza di rispetto si manifestino in modo subdolo e sottinteso. E la veemenza lasciamola ai politici e ai giornalisti che la usano per affermare idee prive di contenuto.
Noi sorridiamo.
Buon Anno.
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