E’ finita?
Quando è veramente finita non lo sai mai. O meglio, c’è un momento in cui ci si dice: “Adesso basta!“, ma non significa che ce la farai. Puoi ricaderci mille e una volta perché, si sa, viviamo di strascichi e siamo altrettanto bravi nelle intenzioni quanto nell’autolesionismo. Così, se si tratta di dare un consiglio a un amico viene fuori tutta la nostra determinazione: “Smettila di pensarci; non puoi continuare a farti del male; ti provocava più danni che piacere; ce la puoi fare a vivere senza… ” e tutta una sequela di buoni consigli, tanto facili da elargire quanto difficili da applicare. Ma quando si vive la mancanza in prima persona, le giornate diventano interminabili e ci sono momenti in cui la tentazione di ricominciare è dietro l’angolo. Pensi, ripensi, sogni, desideri e ti dici che una volta sola ancora non potrà fare poi tanto male; che tutti, prima o poi, riescono a tagliare i ponti definitivamente, ma non deve necessariamente avvenire con drasticità.
Magari, ci si allontana gradualmente, in punta di piedi, senza dare nell’occhio e senza soffrire troppo. Riprovandoci quando proprio non se ne può fare a meno… Perché è l’idea del basta per sempre che è difficile da accettare.
Non si riesce proprio a pensare: “Da oggi non fumerò mai più“.
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