Questa è l’immagine che meglio mi rappresenta. E non è perché corro in moto, anche se mi piacerebbe avere il coraggio e le capacità di Valentino Rossi; e non è neanche perché sto per compiere 46 anni. No.
E’ perché, come Valentino, io sono una che quando cade si rialza e sale nuovamente sulla moto.
Come Valentino, so incassare quando mi attaccano e cercano di negare e distruggere quello che ho costruito, sorrido e a testa bassa riparto. Non ho il suo talento, né i suoi soldi, ma ho la sua stessa determinazione nel perseguire i miei obiettivi. Preferisco morire sapendo di avere fatto di tutto per trovare la felicità, piuttosto che vivere ai margini della pista.
P.s. Sotto il casco… un frammento di me
Il 9 settembre 1998 moriva Lucio Battisti. Non amo la musica italiana, ma ci sono pochi artisti per i quali faccio un’eccezione e, sicuramente, Lucio è uno di questi. Sono cresciuta con le sue canzoni perchè era uno dei cantanti preferiti del mio mitico zio Franco e io avevo solo 4 anni quando mi scarrozzava in Cinquecento e mi faceva ascoltare la musica di Battisti.
Devo dire che, ancora oggi, è uno dei pochi cantanti italiani che ascolto sempre con piacere. Adoro i suoi testi e quella voce così unica, a volte anche sgradevole, ma che riusciva a comunicare gioia o disperazione in maniera diretta e vera. Non posso citare tutti i pezzi indimenticabili che ci ha lasciato, ma voglio proporvi tre brani da riascoltare, alcuni minori rispetto a capolavori come Emozioni o I giardini di marzo, ma con delle parole assolutamente meravigliose, capaci di raccontare l’amore con semplicità, perchè secondo me è così che è l’amore, siamo noi che complichiamo tutto.
- Perché no
Scusi lei, mi ama o no? Non lo so però ci sto…
oops, avevo detto tre… vabbè, potrei continuare per ore, ma mi fermo. La parola a voi, se volete proporre qui un suo pezzo da riascoltare.
Sono trascorsi tre giorni ormai e quindi se ne può parlare… no, nessuna notizia di cronaca, solo il giorno del mio compleanno, da sempre vissuto in maniera molto contrastante per via di chi, nel tempo, ha cercato d’indurmi a festeggiamenti improbabili.
Ora, l’unico vero desiderio che ho nelle feste comandate è andarmene al mare. Sogno da sempre un Natale in Messico e mi accontento di una qualsiasi spiaggia a luglio, l’importante è sfuggire alle canzoncine di auguri e alle candeline sulla torta.
Andarmene in spiaggia il 20 luglio è ormai diventata una sana abitudine, sia che capiti durante la settimana (scatta automaticamente un giorno di ferie), sia che il fatidico giorno cada di sabato o domenica.
Quest’anno, non essendomi ancora esposta al sole per motivi di salute, per evitare l’effetto catarifrangente ho optato per la bagnarola che i miei hanno messo in giardino, coinvolgendo pochi amici a condividere con me acqua, vino e prodotti dell’orto magnificamente cucinati dalla mamma (la quale farebbe qualsiasi cosa pur di vedermi festeggiare)… Prosegui la lettura…
Sabato scorso, 8 marzo, è stata una di quelle giornate dedicate al riposo. La sera prima avevo fatto molto tardi (a letto alle 6.30 del mattino) e quindi ho deciso d’ignorare i programmi prestabiliti e seguire il ritmo del mio corpo. La giornata è trascorsa tra letto, divano, telefono, Tv e Pc, niente mimose, nessun augurio. Bene, mi sono detta, forse la gente ha capito che l’8 marzo non deve essere una sorta di San Valentino dedicato alle donne, con fiori e cene in locali con spogliarello maschile, e magari gli uomini riempiranno di attenzioni le loro donne anche durante il resto dell’anno. Tempo 5 minuti e questo ragionamento ha lasciato il posto ad altri pensieri decisamente più femminili: andare a comprare casco e giacca da moto nuovi. Verso le 6 del pomeriggio, quindi, sono uscita per andare nel negozio di moto e accessori che hanno aperto vicino casa mia (se ci mettessero un bar e un internet point, ci passerei sere e pomeriggi liberi!). E così, fra una Bonneville e una Ducati Monster, con Davide ed Enzo (il titolare e un suo amico) ci si trova a parlare del tempo libero. Davide non ha la Tv e preferisce leggere o sistemare la casa, visto che vive da solo, quindi lavare, stirare… Enzo consiglia di stendere bene i panni per evitare di stirare e io dicevo che, appunto, ho imparato a stendere per evitare il ferro da stiro, salvo poi la signora che una volta alla settimana mi dà una mano in casa e stira quello che c’è da stirare. Insomma chiacchiere così, sulla vita di tutti i giorni. Fino a che non si arriva allo scottante argomento dei rapporti uomo donna. E, mentre Enzo è felicemente fidanzato, Davide confessa di non aver ancora incontrato la persona giusta perchè c’è differenza tra donna e femmina… “In che senso?” chiedo io. “Nel senso che per Donna sìintende una persona matura, intelligente e sensibile, capace di stare accanto al suo uomo, di capirne le esigenze e condividere con lui desideri e progetti, mentre la Femmina è solo femmina, come si dice per gli animali, la femmina animale, no?” risponde lui. Beh, anni di mimose e cene fuori sono serviti a qualcosa, allora! Sentire dei ragazzi parlare come Davide ed Enzo mi riempie di gioia, e come loro immagino ce ne siano tanti altri, anche se la Tv continua a propinarci modelli improbabili di tronisti impomatati. Insomma, donne, ci sono uomini interessanti e interessati in giro, non perdete tempo con i California Dream Men o i Centocelle Nightmare, magari provate a comprare una moto!
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