R(a)ighlander
Sono 15 anni che vanno in onda su Radio 2, tutti i giorni dalle 8.00 alle 10.00 del mattino, dei veri highlander. Li ascolto da 10 anni, ma in realtà li sentivo anche prima grazie a mia madre, lamentandomi perché volevo ascoltare solo musica e non mi piaceva la Radio parlata. Sono le uniche due persone capaci di farmi ridere anche il lunedì mattina più nero, l’unica trasmissione che in momenti di depressione profonda mi ha dato lo spunto per resistere a condizioni lavorative decisamente terrificanti.
Si rinnovano sempre grazie a ospiti fissi come l’attore Giancarlo Ratti (imperdibile “è arrivato l’attorino” di quest’anno!) o maga Paiella e mago Roland (Max Paiella e Attilio di Giovanni), e a rubriche imperdibili come i musical della compagnia della Rancida. Insomma, una trasmissione in cui le (orribili) notizie quotidiane vengono commentate con ironia e sarcasmo, in cui non viene posteggiata la realtà in luogi comuni e si riesce a spostare il proprio punto di vista mantenendo i piedi per terra. Loro sono Marco Presta e Antonello Dose, la trasmissione è Il ruggito del coniglio e se in Italia si adottasse il buon senso che regna nell’Onu Coniglia (un’Onu in miniatura, con 5/6 stranieri che vivono in Italia e sono chiamati dai conduttori a decidere come comportarsi in situazioni di tutti i giorni, seguendo gli usi e i costumi delle proprie culture), certe scelte sarebbero certamente più eque e responsabili.
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