‘Pipponi‘, ‘Cazziava‘… ma come parlano in Tv?! E’ vero sì che un linguaggio paludato non aiuta lo share, né invoglia lo spettatore medio che, sfinito dopo una giornata d’insano lavoro (perché sono pochi quelli che possono dire di svolgere un normale lavoro, stressante sì, ma normale… la maggior parte deve lottare tutti i giorni per mantenerselo il lavoro, per schivare attacchi e colpi bassi, per dimostrare di essere utile e affidabile. Ma questa è un’altra storia…), sfinito dunque, dopo la battaglia quotidiana, lo spettatore medio si abbandona sul divano, privo di difese ed energie, e sceglie di svuotare la mente accendendo la Tv.
Poi, però, la Tv non la svuota la mente, anzi. Spesso la riempie d’immondizia, altre volte la porta in mondi sconosciuti, altre ancora gli racconta la realtà oppure la altera.
Personalmente, in quanto spettatore medio, prediligo l’intrattenimento ‘sicuro’ scegliendo canali che trasmettono film o serie Tv, ma a volte faccio un’eccezione e, da alunna diligente, guardo programmi dedicati all’informazione, magari facendo zapping per interrompere la noia che spesso provocano e costruendo un personale blob delle diverse trasmissioni.
Nella fattispecie, nonostante la mia idiosincrasia nei confronti di Santoro, decido di vedere la puntata di Annozero dedicata al caso Englaro (una vicenda che non mi ha lasciato indifferente, come avrete capito).
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