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Posts Tagged ‘favole’

L’orso e la farfalla

22 Marzo 2009 10 commenti

C’era una volta una farfallina curiosa e intelligente che non si saziava mai di sapere. Fin dai primi istanti di vita si guardò intorno per scoprire cosa muoveva le foglie, chi faceva risplendere i fiori di meravigliosi colori e perché le api si divertivano tanto a saltare da una corolla all’altra. Non smetteva mai di osservare,  guardava il mondo e trascurava se stessa. Non si era accorta di avere delle belle alucce colorate, né immaginava quanto fosse leggera ed elegante. Poi un giorno, dopo un temporale, si posò sul ciglio di una pozza d’acqua e credette di vedervi l’arcobaleno, ma poi si accorse che i colori riflessi erano quelli delle sue ali gialle striate d’azzurro. Pensò, allora, che dopo aver imparato tanto sul mondo e sugli altri esseri che lo popolavano, avrebbe dovuto cominciare a conoscere se stessa. Non fu un’impresa facile. Le toccò rimettere in discussione tutto quello che aveva imparato e cambiare tutti i suoi soliti punti di osservazione. Le farfalle, si sa, svolazzano senza seguire una rotta e non sembrano molto interessate a tutto ciò che si frappone tra loro e il sole, ma non fu così per lei. Prese tanto sul serio la sua missione che un giorno, mentre rifletteva nascosta tra le foglie di un albero maestoso, venne strappata via da qualcosa e all’improvviso fu buio.
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Stella

15 Dicembre 2008 Nessun commento

17 aprile 1987

Una notte Stella abbassò lo sguardo e vide il mare. Ne rimase incantata: non immaginava che esistesse qualcosa oltre il cielo. Era splendido, immenso, profondo e misterioso. Poi scoprì la Luna che ci si specchiava e cominciò a giocare con i suoi riflessi. Conobbe i pesci, le stelle marine e le conchiglie e ogni volta inventò un gioco nuovo. Successe, però, che una notte iniziò a correre e si allontanò dal mare fino a scoprire la sabbia, la spiaggia e gli alberi. Un tripudio di forme, odori e colori che la sconvolsero, non ne era mai sazia abbastanza.

Venne il giorno e Stella andò a dormire, ma la notte dopo tornò sulla spiaggia e fra gli alberi. E fu proprio mentre si riempiva gli occhi di quei colori che qualcosa attrasse la sua attenzione. Qualcosa brillava intensamente nel bosco: erano gli occhi di un uomo. Stella si tuffò in quei laghi immensi, nuotò nelle sue acque limpide e conobbe l’amore. Non aveva mai provato nulla di così violento eppure tanto dolce… passione e tenerezza, desiderio e comprensione.

Fu per questo che iniziò a scaldarsi e a brillare sempre di più, desiderando che lui la vedesse. L’uomo scrutava il cielo, guardava la luna e cercava le stelle, fra mille difficilmente si sarebbe accorto proprio di lei. Stella lo capì, così si lasciò cadere giù, sempre più giù, e gli regalò un desiderio. Lui la vide e fu sua per sempre.

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