Leggo in Rete recensioni del film tiepide e scoraggianti: … divertante, brioso, ricco di effetti speciali e per molti versi originale e ben realizzato. Il suo problema è che lo è troppo: è un fumetto, stile Marvel, privo di quel pathos e di quell’intensità drammatica che era nel dna della della saga inventata 43 anni fa dal leggendario Gene Roddenberry. Anzi a tratti è addirittura comico.
… Per far leva sulla generazione “YouTube”, dei più giovani che consumano entertainment in pillole, liofilizzato e senza troppo sapore.
Io, invece, l’ho trovato proprio bello e più che alla generazione YouTube appartengo a quella di Carosello! Non avevo dubbi sulla magnificenza degli effetti speciali, piuttosto temevo che appiattissero la storia o che cancellassero il mito di intere generazioni di sognatori, per i quali la fantascienza non era solo una lettura di evasione, ma rappresentava la speranza per l’uomo di scoprire razze e mondi lontani con i quali vivere in armonia. Chi non ha desiderato che alcune delle invenzioni utilizzate nella serie non divenissero realtà? Il teletrasporto su tutte, ad esempio. E chi non ha sognato di poter viaggiare fra le stelle a bordo di un’astronave, invece di lavorare dietro a una scrivania ?
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In quest’ultima settimana mi è capitato di vedere due remake, naturalmente sulla Tv via cavo, perché quando uscirono al cinema li evitai accuratamente. Si tratta de Il pianeta delle scimmie di Tim Burton (ahimé, il suo passo falso) e Rollerball di John McTiernan.
Mi chiedo: ce n’era bisogno? Sono un’appassionata di fantascienza e credo che l’unica molla che abbia spinto le major a finanziare questi due progetti sia stata l’idea di guadagnare grazie a due titoli cult, rivisitati e corretti a uso e consumo dei più giovani.
Ma quale è stata la motivazione che ha spinto i due registi a prestarsi a questo scempio? Perchè di scempio si tratta, in tutti e due i casi. Volendo anche partire dal presupposto che la nuova generazione non abbia visto gli originali e, anche nel caso li avesse visti, avrebbe preferito le versioni aggiornate (come fossero software) – ma non ci credo, perché gli appassionati di fantascienza di qualunque generazione conoscono e apprezzano i capolavori – con che spirito si possono intraprendere simili operazioni che stravolgono atmosfere, significati e immagini scolpite nella mente degli spettatori?
Non starò qui a raccontarvi nei dettagli le scene imbarazzanti e i cast, mai all’altezza degli originali, anche perché probabilmente avrete visto i due film, spero non pagando il biglietto. Piuttosto mi chiedo cosa vedranno i nostri figli fra 20 anni, forse il remake di Blade Runner? … Mi sembra sacrilego il solo pensiero e spero che ci sia sempre qualcuno a tramandare, diffondere e ricordare gli autentici capolavori della cinematografia di fantascienza.
P. S. Per chi non li avesse mai visti, ma gli unici giustificati sono quelli sotto i 20 anni, consiglio soprattutto Rollerball che va visto anche per le atmosfere (e la grafica) puri anni ’70. Mentre, Il pianeta delle scimmie, seppure sia un cult, ha come protagonista Charlton Heston che, dopo la pietosa figura fatta in Bowling a Columbine per le sue idee, ha appannato e alterato tutti i miei ricordi sui mitici film di cui è stato protagonista… Non posso più pensare a lui come all’eroe difensore dei deboli, purtroppo.
Lo so, lo so, la notizia l’avete già letta, ma sono tre giorni che voglio scriverla e non ho avuto tempo: JJ Abrams, autore di Lost e Cloverfield, dirige la nuova saga di Star Trek!
E’ venuto a Roma a presentarla una decina di giorni fa e non perdo tempo a raccontarvi fatti e pettegolezzi in merito, di cui peraltro la rete abbonda, ma dico solo:
1. guardatevi i due trailer
2. mi hanno fatto venire la pelle d’oca
3. non vedo l’ora!
La ‘leggenda’ Will Smith, protagonista del nuovissimo remake de L’ultimo uomo della terra, si è materializzata a Roma per promuovere il film che stasera debutta nelle sale italiane. Con 230 milioni di dollari in Usa e 170 nel resto del mondo, l’ex principe di Bel Air si conferma, pellicola dopo pellicola, re degli incassi, anche se probabilmente la presenza del popolare attore dimostra che le cifre incassate non sono ancora abbastanza per una produzione che ha speso circa 5 milioni di dollari solo per le riprese notturne sul ponte di Brooklin, durate 6 giorni.
Durante la conferenza stampa, Will Smith oltre a dichiararsi a favore del candidato democratico alla presidenza, Barack Obama, e a manifestare la sua adesione allo sciopero della WGA (Writers Guild of America), ha anticipato che il suo amico Gabriele Muccino sta lavorando alla sceneggiatura del prossimo film in cui lavoreranno insieme, Seven Pounds, e che spera di trovare presto un progetto che gli permetta di recitare affianco del suo collega/amico Tom Cruise. Prosegui la lettura…
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Regia: Tim Story
Cast: Ioan Gruffudd, Michael Chiklis, Jessica Alba, Chris Evans, Andre Braugher, Moneca Delain, Ulla Friis, Beau Garrett, Julian McMahon, Kerry Washington,
Genere: fantastico/azione
Distribuzione: 20th Century Fox
Uscita: 15 giugno 2007
Il secondo capitolo della saga Marvel dedicata ai Fantastici 4 convince più del primo film.
La sensazione è che, visto l’inaspettato successo di botteghino del primo, sia i produttori che il regista hanno creduto di più in questo sequel e si vede. Nonostante si tratti di un film che punta chiaramente più all’intrattenimento che all’approfondimento, I Fantastici 4 e Silver Surfer garantisce 90 minuti di divertimento all’insegna degli effetti speciali, senza scontentare del tutto i fan del fumetto Marvel.
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