Chiudo l’anno così, su questo blog da cui manco da un po’.
Chiudo con un tweet, perché su twitter ho vissuto più che qui.
Chiudo con una tavola in ricordo di Sergio Bonelli, scomparso quest’anno, che tanto ho amato e seguito nella mia vita, fortunatamente ricca di fumetti.
Chiudo con un tweet di @TitoFaraci, scovato tra gli amici di Twitter, seguito nelle storie dei miei eroi di carta preferiti, riscoperto nel suo ultimo romanzo.
Chiudo con l’immagine di un uomo che viaggia, perché questo è ciò che ho fatto e faccio nella vita: viaggio senza fermarmi mai, anche quando sono seduta a una scrivania.
Le previsioni di Brezsny, per il mio segno e per il mio ascendente, corrispondono perfettamente agli obiettivi che mi pongo per il nuovo anno.
Cancro (21 giugno – 22 luglio)
Spero che nel 2010 uscirai di più. E andrai più lontano possibile. Non solo in quei nuovi locali pieni di vita all’altro capo della città (che comunque non è una cattiva idea), ma anche in qualche meraviglioso santuario dall’altro lato del paradiso. Non solo in quelle parti dello zoo umano dove ti senti a tuo agio, ma anche in quelle zone del deserto urbano dove potrai incontrare tipi umani sconosciuti. Infine ti chiedo: qual è stato il tuo viaggio più caleidoscopico? Nei prossimi dodici mesi potrai fare di meglio. |
Sagittario (22 novembre – 21 dicembre)
Mi auguro che nel 2010 riuscirai a dormire di più, a mangiare meglio, e a fare una qualsiasi attività per ridurre lo stress, come la meditazione. In generale, Sagittario, spero che imparerai molto di più su quello che fa funzionare bene il tuo corpo, e che applicherai diligentemente quello che hai imparato. Questo non significa che dovrai essere un modello di disciplina e buona educazione. Al contrario: prendendoti più cura di te, diventerai abbastanza forte da sentirti più libero. |
Non mi piace la veemenza, quella nelle parole dette e scritte, quella che a volte trasuda ed esplode anche dalle persone più miti, anche la mia quando a volte m’incazzo per i piedi che mi faccio mettere in testa.
Non mi corrisponde, non sono così e non voglio averne bisogno per farmi rispettare.
Il rispetto degli altri non deve essere una richiesta, ma la base di ogni rapporto.
Mi accorgo di essermi innamorata della dolcezza e della tolleranza, dell’affettività e della sensibilità, ma quando tutto ciò si è volatilizzato in un gesto o in una parola, sono rimasta annichilita e non ho saputo rispondere con un sorriso di sufficienza: ho sentito crescere dentro di me la veeemenza dettata dal dolore.
Ecco, voglio augurare a tutti e a me stessa un 2009 di sorrisi veri e pieni, ma anche di sufficienza, laddove la violenza e la mancanza di rispetto si manifestino in modo subdolo e sottinteso. E la veemenza lasciamola ai politici e ai giornalisti che la usano per affermare idee prive di contenuto.
Noi sorridiamo.
Buon Anno.
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