Wild week-end al cinema
Arriva finalmente in sala il film di Sean Penn, Into the Wild, premiato alla Festa del cinema di Roma come miglior film nella sezione Premiere e candidato agli Oscar nelle categorie Montaggio e Miglior attore non protagonista. Il film, che vi consigliamo di non perdere, è stato quasi ignorato dall’Academy che non lo ha inserito nella cinquina dei migliori film, né in quella dei migliori registi né, soprattutto, nella rosa delle migliori colonne sonore. I brani originali scritti e interpretati da Eddie Vedder, infatti, sono uno degli elementi di pregio del film, perfetti compagni di viaggio di Alexander Supertramp, protagonista della storia sceneggiata e diretta da Sean Penn. Sul film, tratto dal libro Nelle terre estreme di Jon Krakauer appena riedito da Corbaccio, è già stato detto tutto e su YouTube trovate diversi video tratti dal film, ma anche interviste e una breve ricostruzione del percorso di Chris McCandless, il personaggio realmente esistito di cui si racconta la storia. Non mi resta altro che raccomandarvi di andarlo a vedere e poi tornare qui per i commenti. Da parte mia aspetterò con pazienza che lo vediate prima di commentare, per non dare troppe anticipazioni. Solo un piccolo suggerimento: prestate attenzione al cast che affianca il protagonista Emile Hirsch, da Marcia Gay Harden a William Hurt, da uno splendido Vince Vaughn al candidato all’Oscar Hal Holbrook.
Ciao Scottie, ho appena comprato il libro e credo anch’io che non mi farà chiudere occhio!
Sean Penn l’ha letto in una notte e il giorno dopo ha cominciato a lavorare per acquistarne i diritti. Dopo dieci anni, riuscito nella missione, ha scritto la sceneggiatura senza neanche rileggerlo perchè, nonostante fosse passato tanto tempo, lo ricordava come se l’avesse letto il giorno prima…
Ti farò sapere presto cosa ne penso!
Prima il film e dopo il libro.Di solito è consigliato fare il contrario ma questa volta è andata cosi e credo sia stato meglio cosi.Il film è un gran film ma il libro la notte che l ho finito non mi ha fatto chiudere occhio.Dico solo questo: se non lo avete gia fatto per favore leggetelo!(sono 260 pg. ci ho messo 2 gg).Ciao
Sì, caro Luca, concordo in pieno sugli Oscar, ma credo proprio che le logiche dell’Academy seguano altri percorsi nell’attribuzione delle nomination…
Sono tanti i film/capolavoro che non hanno mai ottenuto un Oscar anzi, a breve, troverai maggiori dettagli sui film trascurati dall’Academy su queste pagine!
Per concludere, visto che anche tu hai amato il film di Sean Penn, un solo motto, Alaska, Alaska (pronunciato dall’inimitabile Vince Vaughn)!
P.S. Se non li hai visti, ti consiglio gli altri tre film di Sean Penn – Lupo solitario; Tre giorni per la verità; La promessa; e anche il corto inserito nel film dell’11 settembre – ti daranno ancor di più la percezione di come questo film sia il compimento di un percorso artistico/professionale/personale che il regista ha intrapreso un pò di anni fa.
E’ un film meraviglioso.Emile hirsch è bravissimo…tutti sono bravissimi,dal regista alla comparsa.Non ho mai visto un film del genere e si è subito classificato fra i miei preferiti.avrei dati minimo 5 oscar a questo film personalmente(miglior regia a Penn ,miglior film,miglior attore protagonista a Hirsch,miglior montaggio a Cassidy e miglior attore non protagonista al fantastico Hal Holbrook)e mi dispiace che gli accademy lo abbiano snobbato così,ma arriverà un’altro oscar anche per Sean,non ne ho dubbi.
Sono andata a vederlo ieri sera per la terza volta, la prima in italiano e, nonostante sia convinta che il film vada visto in lingua originale, confermo che si tratta di un capolavoro.
Ancora non mi capacito dell’esclusione dell’Academy dagli Oscar…
Si mi ha preso molto…
sarà colpa del regista e della colonna sonora?
🙂
Questo film ti prende… Anche io l’ho visto due volte in una settimana alla Festa del Cinema di Roma e in lingua originale! Ora mi manca l’italian version… 🙂
Ragazzi…è andata!!!
Seconda visione nel giro di una settimana e questa volta in lingua originale!!!
ok! 🙂
Allora… basta mettersi d’accordo… e chi ci ama ci segua
E’ così, caro klauaus. Spesso i viaggi che s’intraprendono per scoprire un modo per vivere bene e capire cosa c’è che non va in noi e, a volte, negli altri, sono distruttivi. C’è chi si suicida fisicamente, chi mentalmente e chi, pur sembrando attaccato alla vita, sceglie percorsi che 99 volte su 100 si rivelano mortali…
Questo è ciò che è successo a Chris e tutti noi, guardando il film, abbiamo sperato in un ‘hollywoodiano’ lieto fine. Ma Sean Penn ci dice che se il lieto fine non c’è stato per quel ragazzo coraggioso e un pò confuso, forse c’è per chi, intraprendendo un viaggio alla scoperta di se stesso, riesce sempre a tenere presente quel messaggio: la felicità è reale solo se è condivisa.
E io aggiungo che la realtà, bella o brutta che sia, è tale sempre e solo in rapporto agli altri. Non esiste ricerca sulla propria identità che possa prescindere dal rapporto con gli altri esseri umani.
Into The Wild è il film più bello di questa stagione cinematografica. Lo rivedrò senz’altro anch’io 🙂
L’ho visto e l’ho vissuto.
Un viaggio dentro la propria mente alla ricerca di un’identità da ricostruire e un viaggio, un altro viaggio, fuori, contro una società da cui scappare e una serie di compromessi pericolosi e velenosi.
Fantastica la scena del dormitorio e delle strade piene di homeless e uomini in carriera: perché rimanere? Perchè morire in quelle strade? A questo punto se di fuga si tratta, scappiamo veramente per ritrovare noi stessi o magari morire ma almeno in un posto dove i colori sono veri e pieni di vita…
È vero Chris scappa ma è molto più vivo di altri, perché si muove con un preciso obiettivo e come dice al vecchio, una risposta lui ce l’ha. Il suo è un percorso, sicuramente autodistruttivo, iniziato nel dolore e nella fragilità ma forse aveva intuito che per rinascere aveva bisogno prima di morire e alla fine era rinato… se non fosse stato per quel fiume …quando aveva realizzato che la felicità era veramente felicità se veniva condivisa…
Da qui in poi un grazie mostruosamente grande alla regia di Sean Penn che sembra dirci “adesso è veramente dura, adesso che il cerchio è chiuso, la natura ha un altro sapore”.
Il film comunica, ti entra dentro, ti trasmette il mondo di Chris, che Sean Penn ha fatto proprio per poterlo raccontare a tutti.
Credo proprio che tornerò a vederlo 🙂
@honeyboy
Visto, belle le citazioni, bravo! E ottima anche la scelta dei film, in generale.
Mi sa che ti ingaggiamo per il prossimo blog, DVDPlaNet, che ne dici? 😉
per me questo film è una meraviglia…
ne ho scritto qualcosa, se vi va di leggere…
Addirittura una gallery! Sta piacendo davvero questo film!!! 🙂
Grazie IntoTheWilder per il link, che ho incorporato nel testo. Deduco dal tuo nick che il film è piaciuto anche a te!! 🙂
Io ho avuto la fortuna di vederlo in anteprima alla Festa del cinema di Roma, per ben due volte! E’ un film fantastico, Sean Penn è un regista accurato, preciso, schietto, ha fatto una vera opera d’arte, estremamente commovente, ma non come i soliti film americani che hanno come obiettivo la lacrima facile. Sean ci fa sentire compartecipi di quello che accade al protagonista. E’ così profondo, tocca le corde giuste. Insomma, andatelo a vedere: gli ‘Accademici’ devono capire che hanno sbagliato a non candidarlo come miglior film o miglior regia!
In questa videogallery su Libero trovate, oltre al trailer in italiano, altri 9 clip esclusivi tratti dal film!!! Bellissimooooooooooo!!!
Dopo un’anteprima del genere, e la recensione di Fender alla colonna sonora su Musical PlaNet, non vedo l’ora di vederlo e commentarlo, questo film! 🙂
Grande Sean, sta facendo davvero faville tanto come attore quanto come regista, non c’è che dire!