Gioie
Gioie che non avrò mai,
gioie che sfuggono tra le dita
mentre le guardo muovere piccoli passi.
Gioie che sfiorano il cuore
tenendosi a distanza per non provocarne i battiti.
Gioie che agogno, ma non so godere
non so più perché.
A volte ho paura dell’ombra nera che offusca la mente
e me ne vergogno, ma ancor più
mi vergogno dei pensieri bui che paralizzano.
E non so se è colpa mia.
Oh quanto avrei voluto essere un poeta,
per annegare il dolore in versi
per far dell’arte un’alibi
e lasciar di me qualcosa che regali gioie
le gioie che non avrò mai.
a Sylvia Plath
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