Tre mesi, un istante
Dalla fine dell’estate a oggi, sono volati tre mesi e si sono portati via il sole, Ermanno e un pezzo della nostra fanciullezza. Non siamo più figli, anche se alcuni di noi hanno ancora genitori da andare a trovare. I capricci di ieri sono i malumori passeggeri di oggi, perché la consapevolezza ha preso il sopravvento e non possiamo più rimandare il futuro. In un istante tutti i sentimenti sono rimasti sospesi sulle nostre teste, come nuvole in attesa di piovere. E, nonostante tutta la pioggia di questi giorni, l’inverno non è ancora finito. Forse, in un istante passeranno altri tre mesi e ci ritroveremo in primavera. Forse basterà un solo istante per far tornare il sorriso. Forse, se continuiamo a resistere, avremo nascite e guarigioni da festeggiare. Forse, tutto questo dolore compresso servirà a far esplodere gioie inattese. Leggo questa bella poesia postata da rosmilla che riassume il nostro semplice compito quotidiano: non dare nulla per scontato.
🙂
Bella questa poesia, me l’avevi fatta leggere. Soprattutto le ultime due strofe che tanto bene rispecchiano il modo di vivere di molte persone. Piuttosto che pensare, preferiscono andare di corsa e dire:”non ho tempo”. Ma il tempo non ce l’ha nessuno, abbiamo solo differenti modi di trascorrerlo: vivendolo appieno o rincorrendolo.
La poesia di Wisława Szymborska è veramente bella. Leggera e profonda allo stesso tempo.
Quello che scrivi tu invece è profondamente diretto, reale e quotidiano.
Io mi sento vicino ad entrambe e mi permetto di chiudere il commento con una cosa che ho scritto quasi diciotto mesi fa, contro la disattenzione e il passare troppo veloce del tempo. Caspita come passa il tempo! 🙂
“DICORSA”
Corri, corri
di continuo
non guardi mai
abbassi la testa
e corri.
Poi ti fermi
alzi la testa
fai quello che devi fare
recuperi quanto possibile
e pensi.
Forse
non ti conviene
pensi
forse
è già troppo tempo
Troppo
e così abbassi la testa
non ci pensi più
magari alla prossima
e ti rimetti a correre.
Ah guarda, nessuno più di me crede nella condivisione! La solitudine è apprezzabile solo per brevi momenti e, più che la solitudine, direi il silenzio 😉
… e basta, basta, basta, essere soli, basta…