Appaio dunque sono?
Ci sono giorni in cui non ci si sente in forma e, guardandosi allo specchio, si alternano facce da incubo a facce più o meno accettabili. Con il tempo ho imparato che le visioni da incubo corrispondono generalmente a stati interiori. Come in un film di Stephen King in cui nello specchio appaiono fantasmi, mostri e zombie di vario genere, anche se è solo il protagonista a vederli. Le facce accettabili, invece, dipendono dalla luce che si ha in bagno: più è bassa e meglio è! 😉
Stamattina, che non è stata una delle migliori, ho evitato sguardi prolungati per non vedere mostri, limitandomi a specchiarmi a pezzi: gli occhi per mettere la matita, le labbra per il rossetto ecc. Arrivo in ufficio e gli specchi dei bagni mi rimandano un’immagine migliore: sono al buio, per fortuna! Mi siedo al computer e, mentre scorro le pagine, bussano alla porta. E’ un signore gentile e discreto che ha sbagliato piano. Gli do le indicazioni e lo saluto. Neanche 20 secondi dopo bussa di nuovo, entra e fa: “Lei è molto carina, perciò mi ha fatto comunque piacere vederla!”.
Sorrido, ringrazio e allibisco.
Considerando che non era un tipico ‘giovane piacione‘ che ci stava provando e sembrava sincero, le possibilità sono due:
1. Dopo una certa età (la sua) ogni donna più giovane è comunque carina
2. C’è una seria dissociazione tra come mi vedo io e come mi vedono gli altri
Propendo per la seconda che ho detto, perché da un paio di giorni mi sento e mi vedo una schifezza, anche per oggettivi problemi di salute, ma la gente mi fa complimenti (sempre inaspettati e all’apparenza sinceri), oppure noto veri e propri sguardi di complicità da parte di uomini tutt’altro che da buttare.
Io che vorrei solo andarmi a rintanare dentro casa o, visto il periodo, sparire in un mare lontano da tutto e da tutti, per poi rinascere e ripresentarmi al mondo con un minimo di abbronzatura, che fa salute, e nessun tipo di dolore, fastidio, macchia o stranezza sul corpo, continuo a pensare che le persone siano cieche, facciano uso di sostanze particolari, oppure sappiano mentire bene, perché altrimenti non me lo spiego. Ma, soprattutto, se comunque la visione di me non coincide con quella degli altri, dove sta la realtà?
Rileggerò Uno, nessuno e centomila del grande e indimenticabile Luigi Pirandello.
@Peppermind
Oddio, non avevo fatto caso alla ‘dissociazione gestaltica’…
sul signore sono d’accordo cone te: gentile e garbato 🙂
Mi spiaccio per i problemi, mi spiaccio per la dissociazione gestaltica (sic), mi compiaccio per il signore, dovrebbero mandarne di più nel tuo ufficio…
@klauaus
Bah! Continuo ad avere un problema di autostima, evidentemente…
p.s. grazie per la perla cinematografica eh! mi mancava! 😀
Come disse qualcuno: “…non sono bello, piaccio!”
🙂
@Claudio dei Normorti
😀 😀 😀
Ecco, queste sono le cose che mi fanno sorridere almeno un pò!
Te con la parrucca bionda e i baffi, poi, saresti come BrusUillis ne L’esercito delle dodici scimmie, solo che lì, da come l’hai descritto, le scimmie sarebbero certamente più di dodici! 😉
Un abbraccio grande
La realtà è a Ostia, bella sgnacchera!
(Nello spot ci sono io in bermuda a righe unabiancaunarosaunabiancaunacelesteunabiancaunarosa, la camicia hawaiana azzurrinacielomarronevverdepalme con la parrucca bionda e i baffi svolazzanti che dico questa frase mentre intorno a me centinaia di persone ballano danzedigruppo afrocubanocaraibiche tipo il nostro caro amico e io faccio il trenino al suono di peppé peppeppeppé, peppé peppeppeppé, peppé peppeppeppé peppééééééééééééé!)