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Discovery

Inizio il 2010 pubblicando una riflessione, scritta l’8 ottobre 2009, che ho lasciato a decantare fra le bozze come faccio spesso prima di pubblicare caXXaXtXe. A volte, il metodo funziona e mi/vi risparmio noiosi sproloqui, altre, invece, pubblico comunque dopo il tempo di posa, con l’aggravante di non aver capito lo scarso valore di ciò che scrivo nemmeno a distanza di mesi…

Oggi ho fatto una scoperta che, se fossi il Piero Angela della psiche, meriterebbe un ciclo di puntate d’approfondimento. Non essendo Angela, ma solo VicKy, è probabile che non riesca neanche a divulgarla correttamente o, magari, che alla fine mi renda conto di aver scoperto l’acqua calda… eppure, per me, è stata una vera e propria rivelazione.

Antefatto
Avevo un progetto letterario per il quale stavo raccogliendo una serie di scritti/riflessioni sugli uomini, nel senso di maschi e non di genere umano. Così, vado a ripescare alcune pagine e rileggo cose scritte a partire da una decina d’anni fa. Mentre vado avanti nella lettura comincio a intravedere similitudini di sentimenti, aspettative, caratteristiche e addirittura situazioni che mi sembra di essere in un dejavù!

Considerazioni
L’autore, che sarei io, scrive di cose che sembrano essere accadute ieri, si rivolge a persone che hanno in comune passioni e persino dati anagrafici, descrive emozioni, paure, aspettative e situazioni che potrebbero riferirsi facilmente a persone che allora non conosceva…

Ipotesi
A. Ogni essere umano si innamora di un tipo di uomo/donna corrispondente a delle caratteristiche riconoscibili che si ripetono sotto forme diverse in egual modo:
1° esempio- si prediligono alcune forme fisiche tipo colore di capelli, occhi, struttura fisica ecc. che si ritrovano nei partner che uno ha durante la propria vita;
2°  esempio- si prediligono alcuni tratti del carattere come timidezza o arroganza, simpatia o supponenza e via dicendo;

B. L’essere umano non vede/percepisce realmente chi ha di fronte e proietta sul partner desideri e aspettative fino al punto di riuscire a ricreare le stesse situazioni per provare le medesime emozioni, assolutamente slegate dalla realtà.

C. L’essere umano viene attratto dalle persone che gli permettono di applicare proprie dinamiche interne:
1° esempio – il potenziale, o effettivo, sadico s’innamora del masochista e viceversa, identificando l’amore con un rapporto di dipendenza;
2° esempio – l’insicuro sceglie un padre/madre così come chi ha tendenze paterne/materne sceglie un figlio da guidare e istruire;

E se invece, oltre a queste ipotesi plausibili,  ognuno di noi avesse dentro di sé un’immagine maschile/femminile di riferimento, formatasi nel corso della propria esistenza e ricerchi nel partner quell’immagine?

Qui mi si potrebbe obiettare, e a ragione, che non ho scoperto nulla di nuovo. Ci sono trattati e persone ben più autorevoli in materia che affermano questa cosa da tempo. E, devo dirlo, sono teorie che ho sempre preso in considerazione e, forse, date per scontate, almeno fino a oggi.

Dunque, la scoperta? Semplice. Ho scoperto che, letterariamente parlando (sottolineo letterariamente perché per il resto ci sono voluti anni di prove, sòle – buche per chi non è romano – abbagli e autolesionismo), conoscevo da tempo le caratteristiche che desideravo in un uomo e ho alternato periodi in cui le ho decisamente negate, accompagnandomi a uomini completamente diversi, periodi in cui le ho assecondate e periodi in cui ho scelto persone che corrispondevano a tale immagine solo nella mia fantasia…

Non che non me ne sia mai accorta, ma vederlo nero su bianco, su scritti di 10 anni fa, mi ha fatto una certa impressione. Conclusioni?
1. Nonostante l’anda e rianda su questioni che sembravano non doversi mai risolvere, avevo le idee abbastanza chiare, ma sbagliavo obiettivo; [cretina io]
2. E’ indubbio che, in alcuni casi, ho visto talmente lungo che ho corso il rischio di credere alla preveggenza, ma erano rari momenti di lucidità in cui semplici nessi non si trasformavano in ‘pippe mentali‘.  Salvo poi, non credere fino in fondo in me stessa; [cretina bis]
3. Credo che il progetto letterario iniziale dovrà necessariamente essere rivisto e corretto; [mi dedicherò all’indice della tesi, più costruttivo e meno ambizioso, direi]
4. Non si finisce mai di scoprire e verificare la propria cecità, ma anche quel piccolo istinto sano che giace sotto strati di problemi; [non c’è pace per gli scopritori…]
5. … Scoprivatelo! Su Rieducational Channel! 😀

Categorie:Daily Report Tag:
  1. 15 Gennaio 2010 a 19:00 | #1

    @koralyn
    Eh sì, quelle risposte lì, quelle dentro di noi, sono sbagliate al 99,9% in genere 😀 E, infatti, noi le risposte ce le facciamo dare da qualcun altro, salvo poi azzeccare almeno le domande!

  2. 14 Gennaio 2010 a 23:28 | #2

    A postilla di cotanto trattato mi verrebbe da aggiungere solo una cosa, sempre di guzzantiana memoria: “La risposta è dentro di te, e però, è SBAGLIATA!!!” 😉
    p.s. così, per ridere, eh. Viva l’ammore, viva la vie!! 😉 😉

  3. 14 Gennaio 2010 a 11:56 | #3

    @Peppermind
    non vorrei deluderti, ma credo che emotivamente parlando non si vada mai in pensione… siamo degli stakanovisti dell’ammmore. O, perlomeno, lo siamo dal punto di vista delle emozioni, qualunque esse siano. 🙂

  4. 14 Gennaio 2010 a 11:53 | #4

    @klauaus
    certe volte mi faccio spavento da sola, appena sveglia di solito! 😀

  5. 14 Gennaio 2010 a 11:26 | #5

    Notevole questo trattato!
    Mi sa che quando terminerò il mio, sarò già in pensione (emotivamente parlando).

  6. 11 Gennaio 2010 a 19:41 | #6

    certe volte mi spaventi! 😀

    Guzzanti grandissimo… ancora sto ridendo!

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