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Undermyskin

Sotto la mia pelle c’è un fascio di muscoli e nervi allenato a tenere duro, ma la pelle è così sensibile che basta uno sguardo, una nota, una voce o un sogno ad allentarli. Non ci sono confini a ciò che possiamo permetterci emotivamente, contrariamente ai limiti che la realtà materiale c’impone. E la mia pelle sente, registra e reagisce.

Nonostante l’autocontrollo che dalla nascita ci hanno insegnato a esercitare, ho assistito impotente alle reazioni del mio corpo senza che la ragione facesse in tempo a dire la sua. Reazioni giuste o sbagliate, non per chi era lì a osservare, ma per le conseguenze che ho sempre pagato in prima persona. E, voglio dirlo, i conti più salati sono stati pagati fino all’ultimo centesimo, non ho debiti emotivi. Magari potessi avere la stessa situazione sul mio conto in banca.

Tutte le persone che in qualche modo hanno fatto parte della mia vita non hanno più alcun credito nei miei confronti. Ho dato sempre più di quanto avrei dovuto, per sensi di colpa, per bisogno di approvazione o per la sindrome della gheisha, senza mai chiedere niente di più di quello che mi si voleva dare. Non è che in questo sia molto cambiata, non mi piace e non m’interessa chiedere, però i nervi e i muscoli m’impediscono di dare quello che potrei e vorrei a chi non è capace di accarezzarmi. E, incredibile ma vero, le carezze le ricevo sempre da chi meno me le aspetto.

P.S. Posto il video di questo pezzo che la radio ha trasmesso oggi, mentre ero in macchina. Dinanzi a me nuvole nere si addensavano sulla strada gettando strane ombre sulla campagna intorno.  Se avessi avuto un’altra auto, forse, avrei proseguito per chissà dove. Quando ho sentito le note di Wish You Were Here mi è tornata in mente una persona. Qualcuno che non vedo da almeno 5 anni, l’unico uomo della mia vita che non è mai tornato indietro. Lui mi ha accarezzato davvero e poi se ne è andato dandomi un sonoro ceffone. Non lo meritavo, lui lo sapeva, ma non ha saputo fare altrimenti. Credo di avergli regalato una nuova vita, lo spero almeno. Non ho rimpianti, né rimorsi. Spero stia bene e credo pensi spesso a me, probabilmente più di quanto non faccia io.

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  1. 4 Luglio 2009 a 17:20 | #1

    Bellissimi i testi. Pigro, non li avevo mai letti, e oggi, per quanto mi riguarda, strabordano di mille nuovi significati rispetto a ieri.

  2. 4 Luglio 2009 a 3:23 | #2

    @klauaus
    Ho riletto da poco i testi di Animals, che ho trovato qui con traduzioni fatte dai fans. Bellissimi, come i pezzi e come il concept dell’album, uno dei miei preferiti dei PF… sì, l’ho già detto e sì ho l’arterio, ‘m’incanto‘ e ripeto sempre le stesse cose come ‘nonna‘!

  3. 3 Luglio 2009 a 23:01 | #3

    Pelle d’oca. Gran pezzo e immortale per quanto mi riguarda.

    E per chi ama Animals, un live da non perdere.

  4. 30 Giugno 2009 a 11:55 | #4

    Vero…

  5. 30 Giugno 2009 a 11:54 | #5

    Wish you were here è UN SIGNOR PEZZO… ma è sempre sbagliato fare paragoni fra le canzoni perchè in ognuno fanno vibrare cose diverse…

  6. 29 Giugno 2009 a 9:24 | #6

    L’avevo capito Rob, l’ho ascoltato e ho letto il testo, ma proprio perché ‘a tema’ ti ho risposto così… sia musicalmente che nel testo non trovo ‘elementi’ che mi riguardano. Tutti e due i pezzi parlano di amicizia, ma solo Wish You Were Here mi risuona.

  7. 29 Giugno 2009 a 8:13 | #7

    Stay Free è un pezzo “a tema”…

  8. 28 Giugno 2009 a 11:23 | #8

    @Daniele dei Norma
    Grazie Daniele. Del bacio. Di aver condiviso con me un ricordo così doloroso. Di un silenzioso ascolto che, spesso, vale molto più di parole che servono solo a riempire o a coprire un vuoto interno. Continua ad ascoltare se puoi/vuoi, farò lo stesso quando tornerai a cantare 😉

  9. Daniele dei Norma
    28 Giugno 2009 a 11:00 | #9

    Gran bel pezzo. “Wish You Were Here” mi ricorda mio cugino, purtroppo non c’è più. Era appena tornato dal concerto dei Pink Floyd dell’89 a Venezia. Una curva e fine della storia.
    Ti mando un bacio Vicky. Quello che scrivi mi colpisce e a volte preferisco tacere che dire cose inutili. Meglio ascoltare.
    Daniele

  10. 28 Giugno 2009 a 9:46 | #10

    Mah, li ho anche ascoltati Rob, ma i Clash non ‘mi riguardano’, non mi hanno mai riguardato, né musicalmente né per le storie raccontate. Non che non mi piacciano, li ascoltavo e mi divertivano, ma il punk non è un genere che mi corrisponde.

    Altra cosa per i Pink Floyd, nei quali ritrovo accordi e parole della mia anima, semmai io abbia un’anima! Non credo all’anima, penso solo che la loro musica e quello che hanno scritto, anche le cose più terribili, tocchino le mie corde. In questo caso, poi, sono legati a un periodo della mia vita. Momenti bellissimi e momenti brutti, come in ogni cosa…

    Stamattina ascolto Animals, uno dei loro dischi più belli, secondo me.

  11. 28 Giugno 2009 a 8:33 | #11

    Che dire… we’re just 2 lost souls, swimming in a fish bowl, and year after year, running over the same old ground, what have we found????? wish you were here… questa già dice tutto in fondo, no?
    Ma ascolta anche Stay free dei Clash 🙂

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