La Befana
Tra tutte le feste quella della Befana è l’unica che mi è sempre piaciuta. Ricordo che quando eravamo bambini, mio fratello ed io aspettavamo questa notte con trepidazione. Non si facevano richieste, né si scrivevano letterine alla Befana, perché lei portava solo ciò che voleva, quello che credeva ci meritassimo, e arrivava solo e soltanto se noi eravamo addormentati.
Facevamo degli sforzi enormi per restare svegli, ma a un certo punto cedevamo e al risveglio, muovendo i piedi sotto le coperte, sentivamo qualcosa scricchiolare, un leggero peso ai piedi del letto… era la calza piena di dolci, ma a volte il peso era maggiore e allora provavamo a indovinare cosa ci avesse lasciato, cosa ci eravamo guadagnati.
Erano regali semplici, magari un libro, ma il modo e le motivazioni con cui arrivavano ci rendevano spesso più felici di quanto ci rendessero i regali di Natale. Erano altri tempi, Babbo Natale non doveva impazzire con videogame, lettori mp3, playstation o nintendo DS, per lui le cose erano più semplici e, forse, anche per noi.
Sta di fatto che mentre il “ciccione con il vestito rosso” doveva in qualche modo accontentarci, La Befana non aveva obblighi e se ci lasciava poca roba dovevamo solo prendercela con noi stessi. Alla fine ci ha resi sempre felici, tranne una piccola défaillance… c’è stata una volta, infatti, in cui ho ricevuto un inaspettato guantone da baseball che faceva coppia con la mazza ricevuta da mio fratello. Ricordo che ci siamo guardati con aria interrogativa, pensando che la Befana, forse troppo stanca, ci avesse lasciato i regali di qualcun altro, ma poi abbiamo anche provato a utilizzarli. Sembravamo proprio Linus e LucyVanPelt…
capitissimo…
Nono, Lucy è perchè come il personaggio di Schulz, anche io per un lungo periodo della mia vita, nolente o volente, avevo un banchetto di ‘Psichiatric Help’, ma senza far pagare neanche 5 cent a consulenza!
Poi ho chiuso bottega definitivamente, anche se qualcuno ancora passa di qui per vedere se è aperto, ma la risposta ormai è sempre la stessa:”non sono un dottore e non ho soluzioni da offrire, sono solo una donna che sa ascoltare”.
Perciò questa è la vera origine di Lucy?????
Dopo questo incentivo, abbandono ogni dubbio residuo sulla stupidità di ciò che potrei dire e procedo! Dopo non vi lamentate però eh!
E io non vedo l’ora che tu scriva quel post!!! Tra minus habens a spasso con rottweiler e american pittbull terrier, strani personaggi con levrieri afgani e carlini o lagotti, quasi quasi mi sento “normale” a spasso con la mia Norma!
Ti prego ti prego ti prego, scrivi tutto quel che hai pensato vedendo gli uomini portare a spasso i propri cani. E sii caustica, anche se il consiglio è del tutto inutile.
Io amo in maniera incontrovertibile i miei amici. Cani di merda o meno.
Sottometti pure ‘st’artro commento. Cheppalle…
Guarda, considerando che stavo ‘rimuginando’ su un post del tipo ‘Uomini a spasso con il cane’, non vedo l’ora che lo mettiate on line! 😀
A me e a Danielino la befana ha portato un blog a due mani. Ma solo oggi siamo riusciti a scriverne l’introduzione. Si chiama Circolo Ricreativo “Canile Inquieto”.
Attendo recensioni.
Sottometti pure ‘st’artro commento.
Io la neve non me la ricordo… ma tendo a dimenticarla, evidentemente! 😉
Invece, sempre a proposito di mio fratello, mia madre mi ha ricordato che ha continuato a ‘fare’ la befana anche quando eravamo grandi. In particolare, quando mio fratello aveva 17 anni, si ricorda che è dovuta entrare in camera sua più di una volta per lasciare la calza perchè lui non si addormentava e ogni volta che lei provava ad entrare lui le diceva “mà, torna più tardi che so’ancora sveglio”… 😀
È vero… è una bella festa, peccato solo che si porta via tutte le altre! 🙂
Io ricordo due annate su tutte. La prima quella del 1983 quando chiesi in regalo il 33 giri (vinile) de “La donna cannone” di De Gregori. Avevo 11 anni e rimane uno dei dischi più belli che abbia mai ascoltato.
La seconda, il 1985, quando mio padre alzò la serranda della mia camera poco dopo l’alba e io vidi lo scenario di sempre, avvolto nel silenzio e nel bianco. Indimenticabile.
🙂