Veemenza
Non mi piace la veemenza, quella nelle parole dette e scritte, quella che a volte trasuda ed esplode anche dalle persone più miti, anche la mia quando a volte m’incazzo per i piedi che mi faccio mettere in testa.
Non mi corrisponde, non sono così e non voglio averne bisogno per farmi rispettare.
Il rispetto degli altri non deve essere una richiesta, ma la base di ogni rapporto.
Mi accorgo di essermi innamorata della dolcezza e della tolleranza, dell’affettività e della sensibilità, ma quando tutto ciò si è volatilizzato in un gesto o in una parola, sono rimasta annichilita e non ho saputo rispondere con un sorriso di sufficienza: ho sentito crescere dentro di me la veeemenza dettata dal dolore.
Ecco, voglio augurare a tutti e a me stessa un 2009 di sorrisi veri e pieni, ma anche di sufficienza, laddove la violenza e la mancanza di rispetto si manifestino in modo subdolo e sottinteso. E la veemenza lasciamola ai politici e ai giornalisti che la usano per affermare idee prive di contenuto.
Noi sorridiamo.
Buon Anno.
Solo pochi fortunani.
Teh.
non tutti! 😉
@Vicky
che ti stiamo tutti sul c…? 😉
@Koralyn
No, no, non sei stata criptica, ho recepito il messaggio! Riflettevo sul fatto che, incredibilmente, sono più allegra quando sto da sola… che vorrà dì?! 😉
Sottoscrivo anch’io, e ti ricordo di andarti a rileggere il pezzo in cui dici di volere avere “sufficienza” verso alcuna veemenza subdola. Abbine un bel po’, così magari riesci a soffrire meno per le cattiverie che ti possono fare alcune persone. Troppo criptica?
Siamo allegri! 🙂
@Claudio dei Norma
è vero l’ho scritto con tre ‘e’, non me ne sono accorta e così lo lascio… evidentemente, come dici tu, il dolore è maggiore di quello che dimostro, ma mi difendo e mi rispetto.
La incanalerò in palestra, sarò più creativa e continuerò a volerti bene, cercando di esserne allegra 🙂
Sono una bestia ma sono d’accordo su quel che hai scritto.
Noi bestie abbiamo un codice e il rispetto è alla base dei nostri rapporti.
I miei rapporti con i miei amici sono basati sul rispetto e sull’amore. La nostra veeEmenza (l’hai scritta con tre “e”, doveva essere davvero grande il dolore), possiamo incanalarla, mutarla, farla diventare creatività. O sfruttarla in palestra, perché no?
Anch’io ti voglio bene, ma non c’è da esserne allegri.
Sottometti il commento.
…noi sorridiamo!
…o almeno ci proviamo, auguri!!!