Buon senso
Stamattina mi sono svegliata con la convinzione di aver pubblicato un post, scritto ieri sera, e me ne sono pentita immediatamente. Era uno sproloquio in cui parlavo di alcune persone in rete che non mi convincono, ma senza ‘dire fatti o fare nomi’. Magari lo avrebbero letto in pochi, ma già immaginavo quei pochi che chiedevano dettagli o facevano supposizioni… perché pubblicarlo? Poi però scopro che il mio buon senso ha avuto la meglio e il post non ha visto la luce!
Una cosa di poco conto, lo so, ma ultimamente mi sembra di ‘stare in equilibrio’ abbastanza bene. Se non altro evito cazzate e non spreco parole ed energia in cose inutili. E anche le piccole cose me lo confermano.
Io ho capito ciò che volevi dire! Per quanto riguarda me, preferisco non dire niente di più (altrimenti avrei pubblicato il post incriminato!) e non tanto per sensibilità, quanto piuttosto per sano disinteresse 🙂
Preferisco poi usare uno pseudonimo per scrivere anche se tutti, o quasi, quelli che mi frequentano sul web sanno chi sono e hanno visto la mia faccia…
Ciao Tissiano, non eccedeve in seve neve!
Ma cosa intendevo dire con quel messaggio…? L’ho riletto e a dire la verità, fino a un certo punto un senso ce l’ha. Perché poi abbia scritto quella cosa sulla foto, mah, non riesco a ricordare. O a capire. O qualcosa, un accenno, un soffio, un refolo, niente, voce del verbo niente.
Perdono. O xdono, come Tissiano Fevvo.
Non vi seguo, che bello.
E la cosa più bella è che anch’io ho dei problemi con alcuni soggetti che millantano, plagiano, proseggiano e si atteggiano danzando sulle carcasse delle vittime della coscienza, sugli epitaffi dei poeti e sui letti sfatti delle mignotte.
Molti di noi non riescono a mettere per iscritto tutta la propria esperienza e capita che il risultato in blog visibile sia risibile, ma per chi ha occhi e pelle vessati da un reale poco regale e molto volgare, il messaggio è chiaro e sincero.
Non è importante sapere di chi stai parlando, a meno che non sia il caso di dirlo, e alla berlina o meno, esposto al pubblico ludibrio o no, alla gogna o ai primi posti in classifica, “un sucker resta sempre un sucker”. Che se ne dica il nome o si abbia la sensibilità di non farlo.
Io ho la faccia come il culo e ho addirittura messo una mia foto su quel flusso di incontinenza onirica che porto avanti. E’ vero che non corro troppi rischi, mi leggono in dieci…
Una abbraccio a tutti i falliti della rete.
ah già, quella figura mitologica di Don Fedrigo che però non si palesa con i racconti delle sue mirabolanti avventure… e noi aspettiamo con pazienza… ma mica tanta, poi… 🙂
Sì, sì, pure a Goldie Hawn gli si girava la testa sul collo e aveva uno splendido abito rosso bucato nel mezzo! 🙂 e io mi sento svampita proprio come lei, quando perdo “la qualunque”!
Come di chi stiamo parlando?! Del meraviglioso Don Fedrigo, no?!
@Vicky
C’è sempre un’eccezione che conferma la regola: quando cerchi le chiavi nella borsa, o quando cerchi qualsiasi altra cosa, la testa è sempre sulle spalle ma girata all’indietro, come Meryl Streep in La morte ti fa bella… 😉
p.s.
Fichissimo? con i capelli? ma di chi stiamo parlando? 😉
@Koralyn
L’hai detto eh, non puoi più rimangiartelo: ho la testa sulle spalle! Anche quando non trovo le chiavi…
@Fender
Non preoccuparti se non capisci, ora si vede il tuo avatar, dove sembri fichissimo e con i capelli! 🙂
ora funge?
Non ho capito, e soprattutto vorrei usare il mio avatar qui, ora mi registro da qualche parte.. 🙂
@Rob
Grazie per ‘l’elegante’, ma in effetti non si trattava proprio di ludibrio, piuttosto di uno ‘smascheramento’ sul quale molti non sarebbero stati d’accordo, ma che è utile per me. E sì, chi ‘ada sapé’ qualcosa da me, non vive a lungo nel mistero! 🙂
Hai fatto bene, sei una persona coscienziosa e con la testa sulle spalle. Certe cose non si fanno…. Si vabbeh, ma a chi tiriferivi?!?!?! 😉
Beh… io sono dell’idea che il pubblico ludibrio non sia mai una bella cosa, sei troppo elegante per fare cose simili tu… alla fine penso che chi da te “deve sapere” delle cose arriva col saperle…