Lucy in the Sky with Diamonds
‘A girl with caleidoscope eyes’
Non l’ho mai scritto qui, anche se l’ho detto in vari modi, ma il nick che uso per scrivere su quest blog, Lucy Van Pelt, l’ho scelto per diversi motivi.
Il primo, il principale, è che come il personaggio di Schultz vivo dietro un banchetto dal quale, spesso mio malgrado, dispenso consigli e incoraggiamenti. Non sono furba come Lucy, però, e non mi faccio pagare. Ma, del resto, non sono nemmeno cinica e pratica come lei.
Non sono stata consapevole da subito di questo ruolo. In famiglia ero considerata una “musona”, un’asociale, una strana insomma, non come tutte le ragazzine tutte cuori e pupazzi di pelouche, ma tutti sapevano che ero abbastanza matura e, nel momento del bisogno, mi tiravano in causa.
Chissà, forse ho inconsciamente registrato che questo comportamento era il motivo per cui mi amavano e ho continuato a credere che in questo modo, essendoci nel momento del bisogno, avrei ottenuto affetto.
Ho tentato in tutti i modi, soprattutto negli ultimi due anni, di farmi maggiormente i fatti miei ma poi, di fronte a chi mi espone più o meno esplicitamente un problema, the doc who lives in me prende il sopravvento!
Oggi, però, preferisco sentirmi come Lucy in the Sky with Diamonds, a girl with caleidoscope eyes.
Anche se dovrei cominciare forse a comportarmi come Lucy Spinner (Dirt).
Ma, ad essere sincera, mi sento come Staring Girl, lo splendido personaggio disegnato da Tim Burton.
I once knew a girl
who would just stand there and stare.
At anyone or anything,
she seemed not to care
She’d stare at the ground,
She’d stare at the sky.
She’d stare at you for hours,
and you’d never know why.
But after winning the local staring contest,
she finally gave her eyes
a well-deserved rest.
Forse anche ai miei occhi serve un meritato riposo.
Che invidia, anch’io ho il Mac gonfiabile da spiaggia ma non avendo ferie non posso sfoggiarlo! Né sbarlettarlo… è stupida più della Marini ma non sono riuscito a non scriverla.
Mille baci, celiacanta dei mari del sud, si sentimio al rientro.
@Claudi-Norma
Mi riposerò, spero di rilassarmi e non m’incastrerò se non su un lettino in mezzo all’acqua! Leggerò e scriverò, quindi potrai leggere gli aggiornamenti sempre qui, dato che il PC viene in vacanza con me! 🙂
Ariecchime, in pausa-casa tra un turno e l’altro, alle quattro a Barberini.
Non so cosa quelle parole ti facciano sovvenire, forse è un’involontaria citazione ma volevo solo dire che quando tornerai e io avrò finito l’affiancamento con Mr. Stinky Feet, terrò fede alla mia promessa culinaria.
Riposati, rilassati e non ti incastrare.
Many Kisses come i Krisma.
Si…è vero e lei stava ‘na cifra fori (non quelli romani) 🙂
@Klauaus
Lo diceva pure Mary Poppins: Basta un poco di zucchero e la pillola va giù…! 🙂
@Lucy
ok… sempre che papà Lennon non avesse messo qualcosa di strano al posto dello zucchero, nella colazione del piccolo Julian 🙂 🙂 🙂
@Claudi-Norma
Buon ferragosto… mhhh queste parole dovrebbero dirmi qualcosa, ma al momento non mi sovviene…
@Klauaus
Ho sempre pensato che vedere il mondo attraverso gli occhi di Lucy in the sky era come vedere il mondo a colori. Il testo della canzone è sempre stato oggetto di discussione, ma io voglio credere a Lennon e all’ispirazione nata da un disegno di Julian. Mi piace pensare che sia il mondo visto con gli occhi di un bambino e non un paradiso artificiale raggiunto tramite droghe.
…dimenticavo. Grazie per avermi fatto tornare alla mente gli amati Fab Four 🙂
Cara Lucy, che ci sia feeling tra noi mi sembra ormai assodato e questo post ne è una conferma!
L’altra sera a casa tua stavo rileggendo proprio le stesse parole e riguardando con molto piacere proprio il disegno che hai scelto (insieme agli altri),
Per quanto riguarda il primo riferimento, L.S.D. racconta di una Lucy che si perde in visioni e immagini artificiali. Spero nel tuo caso, che i tuoi occhi si riposeranno dormendo. 🙂
Buon ferragosto, signora, ci si risente.
Sì è bellissima in inglese!
Non so se i miei occhi sono già in ferie, ma ora vado a chiuderli per un pò e cerco di non pensare. Sono stanca.
Che bello, l’hai lasciata in inglese. Certo non avresti mai usato quell’oltraggio di Nico Orendo.
Lyousee, ma da là che vedi? O hai già deciso di mandare in ferie gli occhi?