Renaissance – Il fascino del film ‘inchiostrato’
Renaissance è il lungometraggio animato di Christian Volckman, vincitore del Feature Film Awards all’International Animated film di Annecy(2006) e presentato alla prima edizione della Festa del Cinema di Roma. Il film, di cui hanno parlato gli addetti ai lavori e i critici attenti, non ha trovato distribuzione in Italia e chi non ha avuto modo di vederlo alla Festa del Cinema, ha perso un capolavoro dell’animazione digitale di cui per ora potete vedere il trailer. Il DVD distribuito nel resto d’Europa, sebbene non ci siano ancora notizie ufficiali, potrebbe arrivare presto in Italia e noi ci auguriamo che ciò accada al più presto. Realizzato interamente in 3D e motion capture, Reinassance è ambientato in una futuristica Parigi del 2054 in cui ogni movimento è monitorato e registrato e la Avalon, un’azienda che vende gioventù e bellezza eterna, si è insinuata in ogni aspetto della vita civile.
Quando una delle ricercatrici più promettenti della Avalon viene rapita, il caso viene affidato a Barthélémy Karas, un investigatore famoso per essere in grado di ritrovare chiunque. Karas, insieme a Bislane, la sorella della scomparsa, sarà costretto a entrare nel mondo parallelo della criminalità organizzata e della ricerca genetica, dove la verità imprigiona chiunque e i miracoli possono essere acquistati, ma a caro prezzo. Oltre alla trama che fonde la fantascienza e il giallo, strizzando l’occhio ai cult della cinematografia del genere (Blade Runner, Matrix), il vero pregio di Renaissance sta nell’impatto visivo. I personaggi, i cui movimenti sono stati creati da attori in carne e ossa e poi riprodotti con la tecnica del motion capture, sono stati renderizzati e posizionati su scenari digitali che, grazie all’effetto del bianco e nero utilizzato, restituiscono l’effetto di un fumetto tridimensionale.
La ricostruzione futuristica di Parigi, degna delle migliori visioni architettoniche, la ricreazione della trasparenza dei vetri o della pioggia, le centinaia di comparse utilizzate nella scene e le inquadrature restituiscono profondità al bianco e nero proprio come se le tavole di un disegnatore prendessero vita. Le invenzioni architettoniche, come la foresta ricreata all’interno di un appartamento o il tunnel vetrato sul lungo Senna dove sfrecciano le automobili, che si snoda al di sotto dei percorsi pedonali, rendono l’ambientazione la vera protagonista del film. E, sebbene si tratti di un film di animazione digitale in cui l’ispirazione è evidentemente tratta da illustri predecessori come Sin City o Immortal di Enki Bilal, la visionarietà e il modo originale in cui vengono utilizzate tecnologie già note, rendono questo film assolutamente inedito e affascinante. Imperdibile per gli amanti del cinema, del fumetto e delle arti visive in genere.
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